PROGRAMMA
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Centro e periferia
Ex Ariston, la soluzione per una ferita ancora aperta
I racconti di chi lì dentro ha trascorso interi pomeriggi, l’amarezza nel passare da via IV Novembre e vederlo così ormai da 29 anni… 29 lunghissimi anni. Era il 1995 e il cinema Ariston chiudeva i battenti, all’epoca si pensava a uno stop provvisorio funzionale alla ristrutturazione della sala e invece fu l’inizio della fine per un luogo che tanto ha dato alla città e tanto ancora avrebbe potuto dare.
È arrivato il momento di ricucire quella ferita. È arrivato il momento di sedersi a un tavolo con la proprietà (sì, perché l’Ariston non è un bene pubblico, ma privato) e trovare una soluzione. Siamo convinti che oggi ci siano tutte le condizioni per poterlo fare. Ma per fare cosa esattamente?
Ecco, ci abbiamo riflettuto tanto. Abbiamo vagliato tutte le opzioni con l’unico obiettivo di rilanciare una delle zone più depresse del Capoluogo, quella che dovrebbe essere il motore della vita sociale della città e che invece sta vivendo il momento peggiore della sua storia. Sì, perché -parliamoci chiaro - non si è mai visto il centro storico ridotto in queste condizioni, con decine di vetrine vuote che rischiano di superare per numero persino i cittadini a passeggio per negozi. Una volta lo “struscio sopra Potenza” era l’anima della nostra comunità. Oggi è diventato una missione impossibile. E lo è soprattutto per la mancanza di parcheggi.
“Perché dovrei girare un’ora per trovare un posto e poi magari rischiare di prendere una multa, se posso andare in altre zone per avere gli stessi servizi ma senza difficoltà di parcheggiare l’auto e senza impazzire?”. È questo quello che si chiedono tanti potentini ed è ciò che li spinge a non venire e a non abitare in centro.
E dunque tra le tante opzioni, quella che ci appare più logica e pragmatica è di costruire un parcheggio proprio lì dove c’è il relitto dell’Ariston. Un multipiano che possa consentire alle persone di entrare con l’auto in via Mazzini e di uscire a piedi in via IV Novembre, a due passi da piazza Prefettura.
Si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione per la mobilità cittadina, per le abitudini dei potentini e per la rinascita del centro storico. Certo, sarebbe bello avere un nuovo cinema o meglio riavere il vecchio Ariston, ma se per 29 anni ne abbiamo fatto a meno, se per 29 anni lì c’è stato un rudere… riteniamo sia meglio che quel rudere si trasformi in qualcosa di concreto, qualcosa che possa migliorare la vita dei cittadini.
E poi l’ultimo piano, nella nostra idea, diventerebbe uno spazio espositivo, magari anche con una sala destinata al coworking, per ricordare a noi tutti come i problemi si risolvono con scelte concrete e coraggiose, ma anche la cultura ha bisogno dei propri spazi per vivere bene.