PROGRAMMA
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Potenza sostenibile e verde
Comunità energetiche, illuminazione e mobilità
Strade al buio: sembra il titolo di un nuovo format televisivo e invece è lo stato in cui versano le vie di molti quartieri della città. È toccato un po’ a tutti in questi anni e continua a essere così, almeno in questo l’amministrazione leghista sembra coerente. Solo da quando abbiamo iniziato a scrivere il programma di #POTENZARITORNA sono decine le segnalazioni e le foto che ci hanno inviato cittadini furiosi. E come non comprendere il disagio di tornare a casa, dopo una giornata di lavoro, parcheggiare l’auto e sentirsi insicuri, aver paura di essere investiti o derubati? Sì, anche derubati perché a differenza di ciò che pensano dalle parti della maggioranza, Potenza non è più neanche sicura come un tempo...
Ma come funziona oggi l’illuminazione pubblica in città? La gestione è stata affidata tramite un appalto a una società esterna, al Comune invece spetterebbe solo il controllo. Il condizionale è d’obbligo visti i risultati poco soddisfacenti. Il Comune inoltre paga una bolletta che, come è capitato d’altronde a ognuno di noi, nell’ultimo periodo è cresciuta notevolmente. Così i cittadini sborsano soldi per un servizio che nei fatti non viene garantito con regolarità.
Inutile dire che per prima cosa andrebbero attuati maggiori controlli, ma siamo convinti che si possa andare oltre. Esistono infatti città che riescono a produrre energia da fonti rinnovabili e a soddisfare così le esigenze di migliaia di cittadini. Sono le cd. comunità energetiche e si stanno diffondendo ovunque, da nord a sud, capofila l’Emilia Romagna.
In pratica vengono installati pannelli solari sui tetti degli edifici pubblici (dalle sedi del Comune alle scuole fino alle palestre) che sono in grado di produrre corrente elettrica proprio per quegli stessi edifici, ma anche per l’illuminazione pubblica delle strade circostanti. Un metodo che è già stato adottato da tanti condomini privati e che, se applicato a sistema per tutti i palazzi di proprietà del Comune, può consentire un notevole risparmio di fondi pubblici.
L’installazione dei pannelli infatti rappresenta un investimento per la città e come tale può essere finanziato da piani regionali, nazionali ed europei cioè senza attingere al bilancio comunale. È la stessa logica che pensiamo di applicare alla riorganizzazione dei sotto servizi e al rifacimento del manto stradale (leggi il punto 1 del nostro programma).
Il risultato è, come detto, un consistente risparmio di fondi pubblici, di quei soldi cioè che il Comune spende banalmente per le bollette. E non è un tema che riguarda solo l’illuminazione pubblica, ma anche la mobilità. Pensiamo alle scale mobili, abbiamo la struttura meccanizzata più lunga d’Europa. Se installassimo pannelli solari lungo tutto il percorso, quanta energia potremmo produrre? E quanti soldi potremmo risparmiare per garantire altri servizi che invece oggi Potenza non riesce a soddisfare?