PROGRAMMA
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Potenza percorribile e sicura
Prima di tutto:
le strade
Ce lo hanno detto tutti in qualsiasi incontro a qualsiasi latitudine della città. Lo hanno scritto sui cartelloni appesi al nostro comitato. Ce ne hanno parlato al telefono, su WhatsApp, per mail…bisogna ripartire dalle strade.
Oggi purtroppo tutte le arterie primarie e secondarie, dal centro e alla periferia, sono un colabrodo. Questa è l’unica parola che ci viene in mente per rappresentare lo stato della nostra viabilità.
Per cinque anni l’amministrazione leghista ha di fatto dormito e solo adesso, a pochi mesi dalle elezioni, si è risvegliata e ha deciso di investire 3 milioni di spesa corrente per il rifacimento del manto stradale di alcune vie. Una mossa chiaramente elettorale che riguarda solo alcune zone e che non migliorerà in alcun modo la situazione attuale.
La domanda, infatti, da porsi è: basteranno 3 milioni e gli interventi programmati? No, ovviamente non basteranno. E allora perché non hanno speso di più? Non lo hanno fatto perché, come in tutte le città, “la coperta è corta” e i fondi per la spesa corrente sono pochi. E dunque che cosa si può fare per reperire più soldi e per risolvere un disagio così tanto percepito dai potentini?
Innanzitutto, bisogna abbassare lo sguardo e guardare al di sotto del manto stradale. Sotto le strade della città passano infatti servizi essenziali come elettricità, gas, acqua, fognature, connettività. Un mondo sotterraneo che a Potenza è ancora sconosciuto. Non esiste una mappatura di quello che c’è sotto le nostre vie.
E perché è così importante invece avere un quadro dettagliato di questi servizi e cosa c’entrano con il manto stradale? Il semplice rifacimento delle strade rientra - come detto - nella spesa corrente e non può essere finanziato se non dal bilancio comunale.
Riorganizzare e migliorare la rete dei servizi sotterranei rappresenta al contrario un investimento per la città. Cosa significa? Per finanziare gli investimenti si può accedere a piani regionali, nazionali ed europei senza dunque prendere un euro dal bilancio comunale. E quando si riorganizza e si migliora la rete dei servizi sotterranei inevitabilmente si rifanno anche le strade e i marciapiedi.
In sintesi, seguendo questo metodo si risolvono almeno tre problemi in un colpo solo:
Si rendono più efficienti i servizi sotterranei (elettricità, gas, acqua, fognature, connettività).
Si crea una mappatura di questi servizi che oggi manca. Quante volte negli anni passati cantieri di manutenzione ordinaria sono stati interrotti perché scavando sono stati trovati cavi o tubi dei quali nessuno conosceva l’esistenza con aumento incontrollato di costi e tempi dei lavori?
Si rifà il manto stradale.
Questo metodo può essere applicato a tutte le strade? No, solo alle arterie principali. Il fatto però che tutto ciò diventi a costo zero per le casse comunali, perché - ribadiamo - i finanziamenti arrivano da programmi regionali, nazionali o comunitari, consente di usare quei soldi risparmiati per rifare le strade di vie secondarie in centro, in periferia o nelle contrade sulle quali altrimenti non si riuscirebbe a intervenire.